« (...) Simonetta Fontani è un'artista che ha un innato
istinto all'esplorazione umana;
aliena ad ogni aspetto astratto dello spazio pittorico, trova nella sua
ricerca sulla
"figura" il superamento degli aspetti più superficiali ed
effimeri del "racconto" arrivando
ad indagare la realtà vissuta con immagini a volte aspre e
con prospettive difficili ma
forti per intensità ed introspezione psicologica. Ma, a
parere mio, si può dire che
la Fontani è solo apparentemente una pittrice della
realtà perchè la sua pittura lavora,
intorno a quella linea sottilissima (quasi inesistente) che divide la
realtà dai sogni, e
le sue immagini forti, che hanno il sapore dell'Espressionismo,
testimoniano il suo bisogno di "raccontare" e di "sognare" scavando
dentro se stessa alla ricerca delle proprie paure
e delle proprie gioie. Le sue opere a metà tra poesia e
denuncia sembrano realizzate con delicatezza
senza enfasi nè eccessiva drammaticità. In questo
senso i corpi che dipinge la Fontani
(quasi sempre di donne con i volti nascosti), testimoni silenziosi di
una forte inquietudine
esistenziale, esprimono la dimensione onirica del "mistero" che aleggia
intorno alla nostra esistenza. (...) »
Renzo Mezzacapo